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Tre avventure dense di colpi di scena e personaggi strampalati per Furin Furetto Zibellino, un furetto investigatore specializzato nel togliere i mal capitati dai guai: Furin Furetto e il guaio a Chioggia, Il caso della chiave inglese, Il giorno di pioggia. Nella prima avventura verrà ingaggiato per aiutare il leone di Chioggia che sta sulla colonna in piazza Vigo a ritrovare il rispetto dei suoi protetti. Con lui, condivideranno le ricerche Macchiolina Bella, una gatta tutta matta e Cucrurin, un piccione attento e schietto. Nella seconda avventura Furin conoscerà uno strampalato ma geniale inventore, mentre nella terza avventura in un giorno di pioggia gli viene recapitato un cablopinnogramma che… Tutte situazioni che stimolano la riflessione non trascurando il bello del leggere una storia: il divertimento e l’allegria.
Ana Maria de Jesus, una bambina ribelle, eccellente cavallerizza. Visse una vita avventurosa, lottò per l’emancipazione da una vita che l’avrebbe vista solo madre e moglie. Fu sempre al fianco di Garibaldi in battaglia per il popolo, prima in Brasile e infine per l’unità d’Italia
Ana Maria de Jesus, una bambina ribelle, eccellente cavallerizza. Visse una vita avventurosa, lottò per l’emancipazione da una vita che l’avrebbe vista solo madre e moglie. Da giovanissima abbracciò con coraggio e passione le idee liberali che la portarono a conoscere l’uomo della sua vita Giuseppe Garibaldi. Fu sempre al suo fianco in battaglia per il popolo, prima in Brasile e infine per l’unità d’Italia
Un giallo in piena regola adatto ai più piccini, con tanto di soluzione a sorpresa del misterioso furto delle bellissime scarpe dell’elefantino Noah, disperato per un furto inspiegabile.
Noah, il piccolo elefante, è un tipo molto simpatico, un po’ goffo e con grossi piedoni. Trovare un paio di scarpe per lui non è certo un’impresa facile. Ma un giorno la mamma lo portò al negozio dei castori. Lì ci sono scarpe di tutti i tipi: , grosse, piccole, tonde, quadrate, a punta, a carro armato, a barchetta, a papera, a missile. E quelle a bomba erano perfette per Noah.
L’elefantino era felicissimo, ma…ahimè, prima inciampa malamente su un sasso e poi…le scarpe improvvisamente scompaiono, qualcuno le ha rubate. Chi sarà mai stato? Gli amici di Noah si impegnano in una indagine serrata ed emozionante, alla ricerca di indizi e tracce del ladro come una squadra di veri “detective”. E alla fine…ma questo è un giallo, sebbene per bambini, e la conclusione dell’avventura, che riserverà una sorpresa, la devono scoprire i piccoli lettori.
È il secondo di una serie di volumetti che comprendono pagine di testo e pagine illustrate da colorare, dedicati a grandi figure del mondo artistico italiano. I volumetti, ben curati nel dettaglio, uniscono una forte capacità di coinvolgere attivamente i bambini nell’uso dei colori con una altrettanto forte ed efficace capacità didattica. Mentre il primo, dedicato a Leonardo da Vinci, era di formato 20×20, questo secondo volumetto, dedicato a Michelangelo Buonarroti, è di formato maggiorato e comprende anche le immagini guida colorate. Seguiranno altri volumetti dedicati ad altre grandi figure del mondo artistico italiano.
Progetto di un albo illustrato rivolto a bambini da 0 a 6 anni, che ha come soggetto il Museo di Storia Naturale di Venezia. Riaperto nel 2010 dopo una grande ristrutturazione, esso si presenta come un luogo di scoperta e approfondimento di contenuti scientifici e come luogo di suggestioni ed emozioni.
Consapevoli del fatto che il tema dello scorrere del tempo e delle misurazioni temporali sono concepite in maniera diversa nell’età dell’infanzia rispetto alla percezione adulta, i coautori si sono inventati l’escamotage dei “passi” e delle “azioni”. Quindi “starnuti, giravolte, morsi…” degli animali protagonisti dell’evoluzione delle specie, sono un modo alternativo di ripercorrere con i bambini le sale del museo e scoprire quali sono le specie più antiche e quelle più moderne.
Attraverso queste azioni semplici i bambini possono immergersi in diverse ambientazioni (visibili nel libro) che mostrano come nel tempo il regno animale si sia evoluto fino all’uomo, ovvero il bambino, protagonista della storia.
Il libro dunque si propone di interpretare la prima delle tre aree tematiche del museo: “Sulle tracce della vita”, in maniera libera, rielaborando le immagini e aggiungendo oggetti e suggestioni provenienti dalle altre sezioni del museo, “Raccogliere per stupire, raccogliere per studiare” (oggetti provenienti dalle collezioni di esploratori e ricercatori), e “Le strategie della vita” (le strategie di sopravvivenza degli esseri viventi).
Tre delicatissime filastrocche che hanno per protagonisti due animali, la zanzara e il gallo, e uno strumento musicale, l’oboe. “Parabolette” le chiama l’autore, Alberto Sinigaglia, alludendo alle similitudini che animali e cose hanno con i fatti della vita. Così, a ritmo lento e cadenzato, la zanzara si lamenta di essere perseguitata ed esclusa dalla società, il gallo si riconosce il merito di risvegliare dal sonno per rimettere ogni giorno in movimento la vita che rischierebbe di perdersi nell’assenza, l’oboe che stanco del gioco di squadra nell’orchestra aspira al ruolo di solista. Le storie sono illustrate dalla mano fatata di Ugo Nespolo, la cui pittura è da sempre strettamente legata al vivere quotidiano ed è capace di estrapolare ogni cosa dal suo uso comune e fargli acquistare valore di opera d’arte.
Un viaggiatore avventuroso, per ordine del Doge di Venezia, si addentra nelle vallate alpine per capire come usare la forza dei fiumi che scendono dalle montagne per produrre vestiti, cibo, utensili, armi, oggetti preziosi.
Biblioteca dei Leoni ragazzi, Parole e immagini Ragazzi
Zuanne Corrier è un mercante veneto, desideroso di vedere il mondo. Non è un cuor di leone, ma la sua curiosità gli ha fatto vivere in passato qualche avventura. Ora è stato incaricato dal Doge di Venezia di esplorare le Alpi, che di recente sono diventate confine dello Stato. Il principe è incuriosito dai racconti che ha udito: parlano di fiumi impetuosi che scorrono dalle montagne e di come la loro forza sia sfruttata dagli abitanti di quelle terre lontane per produrre armi, oggetti preziosi, vestiti, cibo.
Mentre fervono i preparativi per il viaggio, un amico rivela a Zuanne una notizia che gli fa tremare i polsi. “Ho saputo che Sagramoro Pellegrini è tornato dalla Francia e che il Duca di Milano intende inviarlo nelle Alpi. Potrebbe avere saputo del tuo viaggio?” Sagramoro! Zuanne ha un conto in sospeso con quello spione, uno dei migliori agenti segreti del Duca di Milano. Se lo dovesse incontrare, sarà pronto per affrontarlo? Presto lo scopriremo, perché…questa è la storia del viaggio di Zuanne nelle Alpi.
Venezia ama i gatti, ma non è sempre stato così. Per chi vuole saperne di più questo libro racconta la storia di Felice e del prode Soriano con tutti i loro simpatici amici: alti, bassi, magri e grassi, vivaci oppur pigroni: mici capaci di mille straordinarie avventure, che seppero salvare la città più bella del mondo dall’invasione dei topi giganti, le pantegane.
Biblioteca dei Leoni ragazzi, Parole e immagini Ragazzi
Venezia è la città ideale per un gatto: ha la forma di un pesce, tanti vicoli in cui nascondersi e mille finestre dove poltrire pigramente al sole. E poi non c’è pericolo che un’automobile sbadata lo travolga sull’asfalto quando esce a fare una passeggiatina con gli amici. Venezia ama i gatti, ma non è sempre stato così. Per scoprirlo bisogna sfogliare il Librone del Tempo, quello in cui sono segnate le più antiche leggende del mondo. E’ un libro strano, praticamente introvabile se non in qualche polveroso mercatino, sepolto da altri più noti e giovani volumi. Chi ha avuto questa straordinaria fortuna sa perché il felino dal simpatico musetto sia così popolare nelle calli lagunari, a partire da Rialto e il suo popoloso mercato del pesce.
Per chi vuole saperne di più il libro “I gatti di Venezia” racconta la storia di Felice e del prode Soriano con tutti i loro simpatici amici: alti, bassi, magri e grassi, vivaci oppur pigroni: mici capaci di mille straordinarie avventure, che seppero salvare la città più bella del mondo dall’invasione dei topi giganti, le pantegane.
Tipicchio è un mostriciattolo cattivo che fa i dispetti, maltratta tutti e combina cattiverie a non finire, fino a che…
“Il maestro non deve insegnare pensieri, ma deve insegnare a pensare” dice Miriam Baron.
“Un giorno sono arrivata in classe e ho chiesto ai bambini di inventare una storia, quella del mostro che dava le botte a tutti, c’è stata un’esplosione di entusiasmo e un sorprendente fluire di idee e pensieri.
Tipicchio è nato così, mettendo insieme tanti pezzetti di storia che i miei piccoli allievi hanno inventato, pensando bene di punire il cattivo buttandolo nella spazzatura! La dura punizione indurrà il cattivone a pentirsi, a tornar buono e a trattare con rispetto chi gli sta vicino.
Stupita, entusiasta ed affascinata dai numerosi spunti educativi che è possibile trarre da questo racconto, ho riscritto la storia in rima e ho cercato un’illustratrice auspicando che questo testo sia un valido ausilio per offrire riflessioni utili alle sfide educative quotidiane.”
Una matrioska, una storia dentro la storia: una favola, quella raccontata dal nonno a Giorgio, e la realtà, che pone Giorgio di fronte alla morte del nonno. Il bambino abbandona la sua indolenza e prende in mano lui stesso il destino del principe della favola…
Il libro va letto come una matrioska di storie. Due sono le linee narrative che corrono parallele: quella reale del protagonista Giorgio (bambino di sei anni) e quella della favola che il nonno di Giorgio gli racconta. La favola raccontata dal nonno è una metafora della realtà: il principe che decide di fuggire alle sue responsabilità non è altri che lo stesso Giorgio che si rifiuta di imparare a leggere. Il nonno muore senza però che la storia abbia una conclusione. Convinto che il finale sia custodito all’interno di uno dei libri della biblioteca del nonno, Giorgio impara a leggere per poter scoprire lo sviluppo della vicenda (obiettivo che lo porterà anche al superamento del lutto). Scoprirà in realtà che quelle del nonno erano tutte favole inventate a partire dalle trame riportate nei libri e decide perciò di cambiare il destino del principe della favola riscrivendo lui stesso il finale, proprio come aveva fatto nella vita reale imparando a leggere.